Mille giorni che non vieni

Autore:
Andrej Longo
Casa editrice:
Sellerio
Data di pubblicazione:
13-09-2022

Cancellare il passato, ripartire da zero dopo aver cambiato se stessi. Ma esiste davvero una seconda possibilità? Il ritratto di un personaggio che insegue se stesso in un labirinto da cui è possibile uscire, ma solo per trovarsi nuovamente al punto di partenza.

Antonio Caruso è uscito di galera. Neanche lui, lì per lì, sa perché è stato scarcerato. È un giovane malavitoso, ha spacciato e ucciso, e dovrebbe scontare ancora sette anni. Fuori non ha più amici, e quelli veri, Santo Domingo, Pasqualone e Caffeina, quelli con cui piangere, scherzare e dividere «l’ombra scura del passato che ti viene a cercare ogni sera», sono rimasti dentro.


Fuori c’è Maria Luce, la moglie, che non ne vuole più sapere di lui. E c’è la piccola Rachelina, nata quando Antonio entrava in carcere e che ora lo incanta con l’innocente grazia del suo sorriso intelligente.
Cerca di riannodare i fili della sua esistenza, Caruso, cerca un lavoro, cerca di riconquistare Maria Luce, cerca una nuova possibilità. Padre Vincenzo, il prete del carcere che ben conosce i ragazzi come lui, prova ad aiutarlo, perché «la libertà di provare a cambiare nessuno ce la può togliere». Caruso trova lavoro come autista di camion, lo stesso lavoro che faceva il padre. Ma c’è qualcosa di poco chiaro in quei camion che viaggiano di notte. Così di nuovo si mette nei guai. E mentre il sogno disperato di una vita nuova sembra allontanarsi ancora di più, nella sua anima si aprono domande a cui non è facile rispondere.


Nei suoi noir, scritti spesso al presente e in prima persona, sono sempre molte le riflessioni che l’autore stimola nel lettore. Al talento dell’intrecciare storie fosche, di scolpire personaggi, di rappresentare ambienti e suscitare atmosfere, si unisce un desiderio di fraternità autentico. Un’esigenza che sembra nascere da un processo di identificazione con le persone di cui narra. Tanto che chi legge, grazie anche a un «parlato» naturale, che non cerca l’effetto, ha l’impressione di stare con il protagonista e di vivere sulla sua pelle ogni attimo della storia.